Campo di lavoro per il S. Natale

Sostegno alle "fuggitive"

Ragazze "fuggite" ai matrimoni forzati accolte dalle suore SIC di Koudougou
Ragazze "fuggite" dai matrimoni forzati e accolte dalle suore SIC di Koudougou

chi sono le “fuggitive”

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La donna, essendo tradizionalmente vista come “generatrice” e valutata come “forza-lavoro”, molto spesso – magari fin dalla nascita – è “mercanteggiata” attraverso degli accordi fra famiglie. Spesso, merce di scambio per pacificare una situazione, per creare una alleanza fra le famiglie o per consolidare una relazione esistente, se non addirittura “vendute” per pagare qualche debito.

Alcune ragazze cercano la libertà fuggendo lontano dal proprio villaggio e da quello del “promesso sposo” rifugiandosi dalle suore S.I.C. che le accolgono nelle loro case. Le Suore dell’Immacolata Concezione se ne fanno carico e le avviano poi al lavoro e/o allo studio.

In Burkina Faso è ancora molto presente il fenomeno delle “spose bambine”. Ancora oggi una ragazza su due (52%) viene fatta sposare prima dei 18 anni d’età e una su dieci (10%) prima dei 15 anni. Il Burkina Faso è al quinto posto tra i Paesi nel mondo con il maggior tasso di matrimoni tra minori (dati Unicef 2018). Quando le ragazze si sposano durante l’infanzia le loro prospettive di condurre una vita soddisfacente diminuiscono fortemente, chiuse in un circolo vizioso di povertà che si tramanda di generazione in generazione. Le giovani spose sono allontanate dalla scuola e spesso diventano vittime di violenza domestica o rischiano di morire per le complicazioni dovute a gravidanze e parti in età precoce. I matrimoni precoci e forzati sono illegali, ma la legge non è applicata in maniera rigida. L’età legale per il matrimonio è fissata a 17 per le ragazze e a 20 anni per i ragazzi, ma può essere autorizzato rispettivamente a 15 e a 18 anni dal tribunale. Questa procedura è raramente utilizzata perché la maggior parte dei matrimoni sono celebrati nel modo tradizionale.


Questo il racconto di Céline 15 anni: «I miei genitori mi hanno donato a mia zia: mia zia ha deciso che sposerò un parente di suo marito; quest’uomo era già sposato. Io gli ho detto che non volevo sposarlo. Mia zia mi ha risposto: «Se scappi, ti uccido». Io sono fuggita lo stesso e sono tornata al mio villaggio; quando sono arrivata, la mia famiglia mi ha detto che non potevo vivere più con loro e allora sono venuta a questo centro di accoglienza».


Attualmente, i centri sostenuti sono quelli di:
Dapoya
Didyr
Kaya
Saponé
Baskouré
Gounghin Koupela
Kokologho
Koudougou

Se desideri ricevere informazioni o collaborare alla realizzazione di questo progetto, puoi chiamarci allo 055/8351537 (ore 9,00-13,00 dal lunedì al venerdì), inviare una email a campodilavoro@alice.it oppure compilando la richiesta qui a fianco:


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    Offerta libera, scrivendo nella causale di versamento: EROGAZIONE LIBERALE RAGAZZE FUGGITIVE

    fuggitive-gruppo
    Gruppo ragazze "fuggitive" a Koudougou

    Lo scopo del progetto è dare alle ragazze l’opportunità di tornare padrone della loro vita e poter decidere liberamente del loro futuro.

    Le richieste di aiuto arrivano direttamente dalle Suore dell’Immacolata Concezione (SIC) alle quali l’associazione invia il necessario per acquisto di viveri, consegna di abiti e sostegno economico per garantire la scolarizzazione delle ragazze.

    (Qui a fianco i ringraziamenti di Suor Marthe)

    Soeur Marthe